Introduzione

Amiamo la nostra vita, ci assumiamo la responsabilità che sia così come deve accadere. La vogliamo bella e perfetta, ma ci è difficile accettarne le sue contrarietà.

Dovremmo invece pensare di più a chi vive la propria vita solo nelle contrarietà, per imparare a sorridere della nostra responsabilità di viverla e vedere così il mondo intorno a noi più bello.

Papa Francesco ci ha detto “La vita è un dono da donare”

La nostra nascita non è un atto spontaneo, ma un gesto d’amore che ha generato questo dono. Quasi sempre è lontano dalla nostra mente far sì che la nostra stessa vita diventi un dono. Non viverla in quest’ottica è in assoluto il più grande male che facciamo a noi stessi.

Un dono è “dare qualcosa”, è un gesto che apre il cuore, che invita all’amore, che ci riempie di gioia, che nutre la nostra anima senza chiedere nulla in cambio: nessun riconoscimento o gloria.

Tutto è dono: ogni incontro, ogni sorriso, ogni avvenimento... ognuno di noi diventa un dono e quando lo facciamo per nostra volontà è il segno di aver compreso quanto sia importante la gratuità di un gesto che può cambiare la vita di qualcuno.

Nessuno ha potere sulla vita degli altri, ma ognuno di noi ha il grande privilegio di donare per dare qualche possibilità di vita in più a chi vive nella sofferenza e nella malattia.

La vita è legata indissolubilmente al nostro sangue ed è proprio ciò che possiamo donare, per offrire un respiro in più a chi riesce a farlo con fatica.

Doniamo un sorriso per sottrarre qualche lacrima, doniamo qualche goccia di sangue per riempire di vita il cuore di qualcuno, se sta sfuggendole di mano.

Un pensiero ed una goccia di sangue possono ridare la responsabilità di vivere la propria vita a chi rischia di perderla.

Avis porto san giorgio disegno Massimo Gaspari - donatore Avis